Conosco Maria da tanto tempo ma non ci siamo mai viste. La stimo dai tempi della Scuola di Fotografia. Lei era quella dei corsi precedenti che aveva fatto tanto successo. La ragazza che aveva conquistato il mondo della moda. Veniamo dalla stessa piccola città. Amici in comune. Gli stessi luoghi del cuore. La stessa voglia di sogni grandi. Maria è una fotografa determinata e di grande talento con uno stile ben definito e colorato. Una ragazza gentile e super disponibile aperta a nuove sfide. Abbiamo fatto una promessa. Quel caffè ci aspetta.
Chi è Maria La Torre?
Ho iniziato a fotografare a 16 anni, quando ancora non sapevo esattamente cosa volessi fare nella vita.
Appena finito il liceo, mi sono iscritta ad una scuola di fotografia e con un lavoro da cameriera in una pizzeria ho comprato le prime attrezzature e trasformato il soggiorno di casa in un mini studio fotografico dove ho scattato servizi ‘test’ a modelle per due anni, eseguendo da sola styling, trucco, capelli e post produzione delle immagini.
Sostenuta dai miei genitori e da una richiesta lavorativa sempre crescente di amici e conoscenti, tutto ebbe inizio. La fortuna mi è stata sicuramente vicina: oggi sono riuscita a collaborare con brand più importanti, con celebrity e a spostarmi spesso in giro per il mondo.
Quando è nato il tuo amore per la fotografia e come si è trasformato in un lavoro?
La mia passione per la fotografia è nata inconsciamente, sfogliando i giornali e innamorandomi perdutamente delle immagini pubblicitarie che vedevo: le modelle, le ambientazioni, i vestiti.
Volevo avvicinarmi in qualche modo a quel mondo incantato che vedevo rappresentato sulla carta e che così poco assomigliava al mio, anche se non sapevo in che modo.
Inizialmente mi sono appassionata fotografando chiunque me lo permettesse, amici, parenti etc.
Da lì la decisione dopo il liceo di iniziare una scuola di fotografia. Ho iniziato la mia personale fotografia di moda poliedrica, tentando di emulare le foto che vedevo nei giornali, seguendo da sola trucco, parrucco, styling e post produzione. Sono stata notata poi sul social da una nota agenzia di moda romana e da lì pian piano fu un’emozionante scalata.
Quali sono i fotografi ai quali ti inspiri?
Sono da sempre profondamente innamorata professionalmente di Giampaolo Sgura. Ammiro il modo in cui lavora, i ritmi incessanti a cui si sottopone per scattare un giorno a Los Angeles ed un giorno a Tokyo, riuscendo sempre a garantire la massima qualità dei lavori. Inoltre, ho sempre adorato Mert & Marcus, Steven Meisel, Mario Testino e Lara Jade.
Le donne e la fotografia.
Nel mio lavoro sono alla continua ricerca della perfezione. Quando fotografo modelle, ragazze e donne che mi chiedono un servizio fotografico, ricevo da loro un feedback positivo: nelle mie foto si piacciono. Penso sia questa la chiave, le persone sono felici di come si vedono
rappresentate dalle mie fotografie, probabilmente ambendo a voler essere così nella vita reale di tutti i giorni.
Quanto i social stanno influendo sullo stile fotografico di questi ultimi anni?
Non so dare una risposta a questa domanda, per me i social sono semplicemente un’evoluzione e la legge della selezione naturale vale per tutti: chi avrà le capacità e la lucidità di adattarsi alle nuove richieste del mercato, crescerà con esso.
Credo comunque che ognuno debba mantenere la propria unicità, soprattutto in lavori artistici, io penso di essere stata notata per il “mio personalissimo” modo di vedere la realtà, colori accesi, atmosfere particolari e continuerò in questa direzione, altrimenti significherebbe snaturare il mio essere.
Quale personaggio ti piacerebbe fotografare che non hai ancora immortalato?
Non c’è precisamente qualcuno, il grande sogno rimane quello di realizzare copertine di riviste di moda. Ma credo fortemente che la chiave sia vivere con l’impegno di creare sempre nuove collaborazioni che lascino tutti senza fiato, me compresa.
Che cos’è per te lo scatto perfetto?
Penso che l’aspetto più importante per uno scatto perfetto sia un team affiatato, composto da validi professionisti che operano nel trucco, parrucco, styling, modelle e modelli, che creano sinergie per rappresentare al meglio ciò che il committente e il fotografo vuole trasmettere.
Quando inizio a lavorare, ho ben precisi i miei obiettivi e opero con una certa testardaggine per raggiungerli, anche con richieste non sempre “comode”, per questo mi chiamano spesso Piccola Hitler: quando lavoro non amo le pause, vorrei che tutti fossero instancabili per stare al passo con le idee che mi vengono continuamente in mente. Mi rendo conto quanto tutto ciò sia faticoso: non bevo, non mangio e saltello da una scena all’altra con la mia macchina da tre chili in mano.
Penso sia questa la chiave, le persone sono felici di come si vedono rappresentate dalle mie fotografie, probabilmente ambendo a voler essere così nella vita reale di tutti i giorni.
MARIA LA TORRE
Instagram: marialatorre_ph